Laura Prati, sindaco di Cardano al Campo (Va) non ha superato le gravi conseguenze dell’attentato subìto lo scorso 2 luglio quando l’ex vicecomandante della Polizia Municipale Giuseppe Pegoraro le sparò per futili motivi, ritenendola colpevole dei suoi guai.
Laura Prati è stata dichiarata morta alle 14.30 di oggi e, per volontà della famiglia, è stata disposta la donazione dei suoi organi. Aveva 48 anni, nel 2012 era diventata sindaco di Cardano al Campo con il Pd.
Quel 2 luglio Pegoraro aveva esploso 6 colpi di pistola, tre contro Laura Prati (sindaco) e tre contro il vice-sindaco ferito lievemente. La loro colpa, agli occhi del killer era di averlo sospeso per sei mesi a seguito di un’indagine di Polizia Giudiziaria che lo vedeva imputato per truffa ai danni del Comune.
Laura Prati era stata colpita da un proiettile all’addome, era rimasta cosciente tanto che prima di essere portata via in ambulanza aveva raccomandato al marito nel frattempo corso sul posto di proteggere i loro figli di 22 e 11 anni. Il primo intervento chirurgico per la suturazione della ferita, eseguito all’ospedale di Gallarate, sembrava essere andato a buon fine tanto che la donna nei giorni successivi riceveva regolarmente visite, parlava, rievocava gli attimi dell’attentato. Improvvisamente ieri il peggioramento delle condizioni, fino alla decisione estrema.